Il movimento – o calibro – è il cuore dell’orologio, il meccanismo che fa muovere le lancette e alimenta tutte le sue funzioni – o complicazioni – aggiuntive come il calendario, il cronografo, un doppio fuso orario, le fasi lunari ed altro.
Esistono tre tipi di movimenti (ognuno dei quali verrà trattato e descritto in maniera approfondita in un artico dedicato):
– quarzo: alimentato da una batteria
– meccanico: alimentato da una carica manuale
– automatico: alimentato dall’energia cinetica che dal movimento del polso viene trasferita al meccanismo stesso dell’orologio
Il meccanismo al quarzo deve il suo nome all’impiego al suo interno del medesimo materiale – un cristallo di quarzo – per creare il movimento oscillatorio ad una velocità stabilita.
Il quarzo, tagliato ed opportunamente sollecitato, si comporta come un diapason e vibra creando una determinata, costante e perenne frequenza che porta ad ottenere la misura del secondo.
Sua principale caratteristica è quella di scandire il tempo in maniera estremamente precisa e si caratterizza per l’avanzare a scatti delle lancette dei secondi.
Per funzionare, un orologio al quarzo necessita di una batteria che deve essere inserita all’interno del movimento e sostituita normalmente ogni 12-18 mesi.
Un orologio meccanico misura il tempo per mezzo di un meccanismo azionato a molla in un complicato strumento di spirali, ingranaggi e – per l’appunto – molle.
La rotazione della corona, normalmente posta ad ore 3 dell’orologio, imprime la carica necessaria al meccanismo per funzionare e far muovere le lancette in un movimento uniforme e continuo.
Per mezzo di questo movimento della corona si fornisce una carica alla molla che immagazzina energia che poi viene rilasciata mano a mano che la molla si srotola trasferendosi agli ingranaggi e alle molle dando modo alle lancette di muoversi e alimentando le diverse complicazioni dell’orologio.
L’orologio automatico è un segnatempo che funziona per mezzo del movimento di un rotore interno che si carica in maniera automatica grazie al movimento.
Quindi l’orologio meccanico a carica automatica (questa la dicitura precisa), così come quello meccanico, non è dotato di batteria ma di una massa oscillante fissata ad un perno che trasferisce energia al movimento grazie ai naturali e costanti movimenti del polso di chi lo indossa e fornendo la forza necessaria all’avanzamento delle lancette grazie ad una molla.
Il meccanismo prende il nome di calibro.
Un orologio automatico, pur essendo oggi molto più preciso rispetto al passato grazie a studi continui e tecnologie sempre più avanzate, tende ad essere meno preciso rispetto ad un quarzo.
