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Glossario dei mobili antichi: stili, tecniche e curiosità

    Glossario dei mobili antichi: stili, tecniche e curiosità

    Nel mondo dell’antiquariato, ogni oggetto racconta una storia e ogni termine cela un universo di significati.

    Conoscere le parole giuste è il primo passo per orientarsi tra epoche, stili e tecniche che hanno plasmato l’arte del mobile e degli oggetti antichi.

    Questo glossario vuole essere una guida essenziale per appassionati, curiosi e collezionisti, ma anche per chi desidera iniziare a comprendere meglio il valore culturale, storico ed estetico di mobili e manufatti d’epoca.

    Esploreremo insieme i principali stili, le tipologie di arredi, le tecniche decorative più comuni e le espressioni curiose del gergo antiquariale.

    Una bussola utile per non perdersi tra bugne, trumeaux e patine secolari.

    Stili principali dei mobili antichi

    • Barocco (XVII sec.): Ricco di ornamenti, linee sinuose, intagli elaborati e dorature. Nasce per stupire, spesso in legno scuro come noce o ebano. I mobili sono voluminosi, teatrali, pensati per ambienti sontuosi come palazzi e chiese.
    • Rococò (prima metà XVIII sec.): Più leggero e fantasioso del Barocco, predilige le forme asimmetriche, i motivi floreali e i colori chiari come l’avorio o il rosa cipria. Spesso presenta elementi in lacca, dorature e decori a tema naturalistico.
    • Luigi XV / Luigi XVI (Francia, XVIII sec.):
      • Luigi XV: Linee sinuose, gambe a cabriole, decorazioni raffinate e sensuali.
      • Luigi XVI: Geometrie rigorose, colonne scanalate, elementi neoclassici come festoni e ghirlande.
    • Neoclassico (fine XVIII – inizi XIX sec.): Influenze greco-romane, semplicità, proporzioni armoniche. Predominano le decorazioni sobrie, come rosette, fregi lineari e medaglioni.
    • Impero (Napoleone, primi ‘800): Solenne, monumentale, ispirato all’antichità classica. Mobili in mogano o palissandro con applicazioni in bronzo dorato, aquile, sfingi e colonne scanalate.
    • Biedermeier (1815–1848): Stile borghese austro-tedesco, elegante ma sobrio. Legni chiari lucidati (acero, ciliegio) e linee semplici ma raffinate. Funzionale, sobrio ma di gusto elevato.
    • Liberty / Art Nouveau (fine ‘800 – primi ‘900): Curve morbide, ispirazioni naturali (fiori, piante), tecniche miste (vetro, ferro, legno). Ogni elemento decorativo si fonde in maniera organica con la struttura.
    • Art Déco (anni ‘20–‘30): Geometria, simmetria, materiali nuovi (ebanite, acciaio, specchi). Eleganza moderna, superfici lucide, intarsi in madreperla o lacca nera.

    Tipi di mobili antichi

    • Credenza: Mobile basso con ante e cassetti, spesso usato per contenere stoviglie o biancheria. Può avere piani in marmo e decorazioni scolpite. Diffuso in ambienti rustici e signorili.
    • Trumeau: Mobile a due corpi, con parte inferiore a cassetti o ribalta e parte superiore con alzata a specchiera. Tipico del XVIII secolo, spesso decorato con intagli o dipinti.
    • Canterano: Antico comò italiano con struttura massiccia e lineare, solitamente a quattro o cinque cassetti sovrapposti. Decorazioni a bugne, modanature scolpite, spesso in noce.
    • Ribalta: Mobile scrittoio con piano ribaltabile che nasconde vani e cassettini. Elegante e funzionale, diffuso nel Settecento.
    • Pettineuse: Tavolino da toilette con uno o più specchi, ribaltabili o fissi, e scomparti per oggetti personali. Oggetto tipicamente femminile, decorato in stile raffinato.
    • Gueridon: Tavolino rotondo da appoggio, spesso con piano in marmo e gambe scolpite. Utilizzato per esporre oggetti d’arte o servire bevande.

    Materiali e tecniche di lavorazione dei mobili antichi

    • Intarsio: Decorazione ottenuta incastonando sottili tessere di legni diversi (come acero, ebano, palissandro), ma anche metalli o madreperla. Richiede grande maestria.
    • Marqueterie: Variante francese dell’intarsio, più fine e complessa. Molto usata nello stile Luigi XV e Luigi XVI, crea effetti pittorici con materiali diversi.
    • Tornitura: Tecnica eseguita con tornio per modellare parti lignee cilindriche (gambe, colonnine, pomelli). Fondamentale per la produzione in serie di elementi decorativi.
    • Doratura: Applicazione di sottili foglie d’oro su legno o gesso. Può essere realizzata “a guazzo” (più preziosa) o “a missione” (più rapida). Rende i mobili lussuosi e luminosi.
    • Patina: Alterazione della superficie del mobile dovuta al tempo o applicata artificialmente per simulare l’invecchiamento. Valore aggiunto in termini di autenticità.
    • Vernice tampone: Finitura lucida ottenuta con gommalacca stesa a mano. Conferisce profondità, calore e protezione alle superfici lignee.

    Curiosità riguardanti i mobili anitchi

    • Bugnato: Motivo decorativo in rilievo che ricorda pietre squadrate. Usato su mobili rinascimentali e architetture per creare giochi di luce.
    • Falso d’epoca: Mobile costruito in epoca più recente ma in stile coerente con il passato. Non è una copia fraudolenta, ma una reinterpretazione rispettosa.
    • Mobile di riuso: Oggetto realizzato in epoca antica usando elementi precedenti. Ad esempio, un comò del ‘700 costruito con ante rinascimentali.
    • Maniglie a goccia: Tipiche dei mobili settecenteschi, queste maniglie pendenti sono montate su una piastra decorativa. Eleganti e funzionali.
    • Zampe a cipolla / sciabola / leone: Elementi distintivi delle gambe di tavoli e sedie. Ogni forma è legata a un’epoca e uno stile preciso.
    • Specchiera trumeau: Specchio decorato, spesso posizionato sopra consolle o caminetti. Incorniciato da pannelli dipinti o intagliati.
    • Cassoni nuziali: Grandi bauli decorati usati nel Rinascimento per contenere la dote. Oggi molto ricercati per la ricchezza simbolica e ornamentale.
    • Cartella dell’ebanista: Documento d’epoca contenente disegni e modelli di mobili. Un vero tesoro per storici e restauratori.

    Conoscere i termini dell’antiquariato significa saper leggere il passato nei dettagli: ogni zampa, intarsio o patina racconta un pezzo di storia.

    Questo glossario vuole essere uno strumento per valorizzare, comprendere e condividere la bellezza del mobile antico.