Le origini di Tudor risalgono al 1926 quando Hans Wildsdorf registra il marchio ma la vera svolta arriva nel 1946 quando il fondatore di Rolex annuncia la nascita di un nuovo marchio – per l’appunto Tudor – definendo le strategie di posizionamento e comunicazione inedite che ha in mente per esso.
L’intuizione di Hans Wildsdorf è tanto semplice quanto geniale e si basa sulla consapevolezza di un mercato – quello dell’orologio da polso – in piena espansione e di un pubblico pronto a riconoscere ed apprezzare le caratteristiche tecniche e funzionali di un prodotto.
Ancor più se sostenuto alla base da un Marchio orologiero solido e già stimato in tutto il mondo per i suoi prodotti.
Per vedere i primi successi del marchio Tudor bisogna attendere fino agli anni Cinquanta, con la creazione di segnatempo diventati velocemente iconici e le importanti campagne pubblicitarie che contribuiranno a forgiare la personalità del marchio.
Tra il 1947 ed il 19t2 Tudor lancia prima gli orologi impermeabili Tudor Oyster seguiti dalla linea Tudor Oyster Prince che unisce – cosa rara per il tempo – robustezza, impermeabilità e carica automatica a prezzi accessibili.
Nel 1952 viene lanciato il Tudor Oyster Prince, introdotto da una campagna pubblicitaria intensa ed originale.
Anziché limitarsi a rappresentare e descrivere il prodotto, la campagna mette in luce le doti di resistenza, affidabilità e precisione del modello, accompagnando il tutto da un testo ricco di messaggi corredato da immagini di lavoratori che – in condizioni estreme – utilizzano indossano questo segnatempo.
Saranno questi fattori, uniti alla credibilità maturata negli anni, a contribuire a dare stile e personalità agli orologi del brand, riflettendone il concetto di modernità e affidabilità e proiettandoli ben oltre il contesto specifico in cui vengono presentati.
Nel corso degli anni Cinquanta, Tudor si cimenta nella realizzazione di un segnatempo subacqueo che incarni caratteristiche di durevolezza, affidabilità, precisione, impermeabilità.
Il tutto ad un prezzo moderato.
Vede così la luce, nel 1954, il primo Tudor Oyster Prince Submariner che sarà seguito da numerose evoluzioni tra cui i celebri modelli iconici con indici e lancette quadrati (i cosiddetti “Snowflake”).
Dagli anni Cinquanta fino agli anni Ottanta, Tudor fornita diversi modelli successivi alla Marina francese in qualità di fornitore ufficiale, cosa che accadrà anche per la US Navy.
Il modello resterà in catalogo fino al 1999 diventando uno dei segnatempo più emblematici e ancora oggi ricercati del marchio.
Nel 2012 la categoria si arricchisce di due nuovi modelli oramai celebri: Black Bay e Pelagos.
Nel corso degli stessi anni Tudori si cimenta anche con la realizzazione di cronografi arrivando a produrre prodotti caratterizzati da una forte identità, uno stile unico e una qualità senza compromessi.
Creato nel 1970, il primo cronografo si distingue per il design inconfondibile: si tratta del Tudor Oysterdate, cronografo a carica manuale con contatore dei 45 minuti e datario.
Seguirà poi una versione di seconda generazione ribattezzata dagli appassionati “Montecarlo”.
Nel 1976 i cronografi diventano automatici e continuano – allora come oggi – ad essere tra i prodotti più ricercati nel catalogo della maison.
Un nuovo punto di svolta arriva nel 2015 quanto Tudor, per la prima volta, presenta due modelli dotati di movimenti di manifattura: il Pelagos ed il North Flag.
Si tratta dei calibri MT5612 e MT5621, robusti, con riserva di carica a 70 ore, dotati di spirale del bilancieri in silicio e certificati COSC (Controllo Ufficiale Svizzero dei Cronometri).
In seguito anche la linea Black Bay e altri modelli saranno datati di nuove versioni di questi calibri.
Fin dalle sue origini Tudor si è impegnata nella produzione di orologi di alta qualità.
I modelli Tudor sono oggi proposti in vari materiali, tradizionali ed innovativi come l’acciaio inossidabile 316L, il bronzo, l’argento 925, l’oro 18 ct, il titanio, la ceramica. La collezione attuale spazia dallo stile sportivo a quello classico e comprende sei linee iconiche: Black Bay, Pelagos, Ranger, 1926, Royal e Clair de Rose.
Un marchio oggi tra i più apprezzati a livello globale, dai prezzi ancora accessibili e senza lunghe (e forse artatamente create) liste d’attesa.
Un must-have per gli appassionati e per chi cerca qualità ad alto livello coniugata alla ricerca nei materiali, nei movimenti e nel design. Con un occhio alla storia.