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La rivoluzione dell’orologio al quarzo negli anni ’60 e ’70

    Negli anni ’60 e ’70, l’industria orologiera fu scossa da una delle più grandi rivoluzioni tecnologiche della sua storia: l’introduzione degli orologi al quarzo. Questa innovazione portò a una precisione senza precedenti e cambiò radicalmente il mercato, mettendo in crisi i produttori tradizionali di orologi meccanici. In questo articolo, esploreremo le origini, l’impatto e l’eredità della rivoluzione al quarzo.

    L’idea di utilizzare il quarzo per regolare il tempo risale agli anni ’20, quando i primi esperimenti vennero condotti nei laboratori scientifici. Tuttavia, fu solo negli anni ’60 che la tecnologia divenne abbastanza avanzata per essere miniaturizzata e applicata agli orologi da polso (vedi il nostro articolo a riguardo).

    La vera svolta arrivò nel 1969, quando la giapponese Seiko lanciò il primo orologio da polso al quarzo, il Seiko Astron 35SQ. Questo modello, con una precisione impensabile per gli orologi meccanici dell’epoca, segnò l’inizio di una nuova era.

    Il Seiko Astron 35SQ del 1969

    Gli orologi al quarzo funzionano in modo molto diverso rispetto ai tradizionali orologi meccanici:

    • Oscillatore al quarzo: Un piccolo cristallo di quarzo vibra a una frequenza costante quando attraversato da una corrente elettrica, garantendo una precisione straordinaria.
    • Movimento elettronico: A differenza degli orologi meccanici, che utilizzano ingranaggi e molle, gli orologi al quarzo si basano su circuiti elettronici, riducendo drasticamente la necessità di manutenzione.
    • Costo di produzione inferiore: La produzione su larga scala di componenti elettronici rese gli orologi al quarzo più economici rispetto a quelli meccanici di alta precisione.

    L’arrivo degli orologi al quarzo provocò una crisi senza precedenti nell’industria orologiera svizzera, che fino ad allora dominava il mercato con i suoi raffinati movimenti meccanici. Negli anni ’70 e ’80:

    • Molte storiche case orologiere svizzere subirono pesanti perdite economiche.
    • Il Giappone, con marchi come Seiko e Citizen, conquistò il mercato globale grazie a orologi precisi ed economici.
    • La Svizzera reagì solo negli anni ’80 con la creazione del gruppo Swatch, che introdusse orologi al quarzo accessibili e di design innovativo.

    Oggi, gli orologi al quarzo rappresentano la maggioranza degli orologi da polso in commercio. Tuttavia, l’orologeria meccanica ha conosciuto una rinascita, diventando un settore di nicchia dedicato agli appassionati e ai collezionisti.

    Pubblicità vintage di orologi al quarzo anni ’70

    La rivoluzione del quarzo ha insegnato all’industria orologiera l’importanza dell’innovazione e dell’adattamento alle nuove tecnologie. Seiko e Swatch, con strategie diverse, sono riuscite a sopravvivere e prosperare, mentre i grandi marchi svizzeri hanno riscoperto il valore del lusso e dell’artigianato.

    L’introduzione degli orologi al quarzo negli anni ’60 e ’70 non fu solo una rivoluzione tecnologica, ma anche un evento che ridefinì l’intera industria orologiera. Se oggi possiamo scegliere tra orologi meccanici di alta gamma e orologi al quarzo economici e precisi, lo dobbiamo a questa straordinaria trasformazione.