Le tecniche innovative di Émile Gallé lo hanno decreatato come uno dei migliori vetrai tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, diventando uno dei maggiori promotori dell’Art Nouveau.
I colori ricchi e vivaci, le eleganti decorazioni e i temi Art Nouveau che caratterizzano il vetro Gallé rimangono gli aspetti più amati dai collezionisti di oggi.
Emile Gallé nacque a Nancy, in Francia, il 4 maggio del 1846, figlio di Charles Gallé e Fanny Reinemer.
Sin da bambino Émile Gallè iniziò a lavorare nella vetreria del padre.
La sua formazione fu di tipo classico e fu un gran amante della botanica e dello studio dei minerali, al punto da applicare queste sue conoscenzee alla sua indole creativa e sperimentatrice nell’arte del vetro.
L’evento determinante per la crescita di Gallé fu nel 1862 quando, durante un soggiorno a Londra, visitò l’Esposizione Mondiale e rimase totalmente affascinato dalla bellezza dei vetri giapponesi esposti.
Questo avvenimento lo spinse a testare nuovi e complessi processi di lavorazione.
Si dedicò con passione ed entusiasmo a raccogliere fiori ed erbe nelle ricche foreste della Lorena e dei Vosgi, dall’Alsazia fino alle Alpi.
Le sue fonti d’ispirazione relative alla natura e all’Oriente spinsero alcuni critici d’arte dell’epoca a definirlo come “un giapponese a Nancy”.
Émile Gallé disegnò e progettò le sue opere senza mai realizzarle personalmente ad eccezione di quando frequentava il liceo, dove dipinse per il padre Charles delle ceramiche e dei vetri a smalti policromi.
Si applicò anche nella copia di scene di paesaggi e marine animate da figure realizzate dal noto incisore francese Jacques Callot.
Gallé fu coinvolto direttamente negli aspetti tecnici e di design della sua azienda e nonostante nel corso degli anni abbia impiegato alcuni artigiani meno noti, ciò non intacca assolutamente il valore dei suoi pezzi.
I suoi stabilimenti situati a Nancy, sfiorarono le 400 unità lavorative, tra progettisti, disegnatori, soffiatori, incisori, decoratori, ceramisrti ed ebanisti.
Dopo la sua morte, avvenuta nel 1904 a soli 56 anni a causa di un grave forma di leucemia, l’azienda continuò la produzione sotto la direzione di Victor Prouvé e verso la metà degli anni’20 lanciò le sue famose lampade e i ricercati vasi in vetro soffiato con cammeo.
La fabbrica chiuse nel 1936, in seguito al suo graduale declino nel dopoguerra.
Gallé fu uno dei maggiori ideatori e promotori dell’Art Noveau, movimento artistico che si estese con declinazioni diverse in Europa e negli Stati Uniti tra il 1890 e il 1910, e che interessò in particolare le arti applicate e l’architettura.
Anche il destino di Émile Gallè sembrò essere, inizialmente, legato a quello dell’Art Noveau, che con il suo declino offuscò il successo delle sue opere.
Fu dopo l’anno 1954, quando venne messa all’asta la più importante collezione dei vetri Gallé, appartenuta al re di Farouk d’Egitto che la bellezza delle sue opere ritornò alla ribalta riconquistando il meritato valore con esporizioni in Musei e gallerie pivate in Europa, America e Giappone.
Oggi le su opere vengono vendute a prezzi fuori dall’ordinario, come d’altronde fuori dall’ordinario era la sua capacità: da un oggetto semplice e di uso comune sapeva ricavarne un’anima e trasformarlo in una vera e propria opera d’arte.
Un esempio l’abbiamo dalla famosa lampada Les Coprins del 1902, che venne battuta all’asta a New York nel 1990 per 1,4 miliardi di lire.
Di questa lampada esistono solo 4 esemplari, relizzati in diverse varianti.
Inoltre il 13 dicembre 2018, sempre a New York, da Christie’s, il vaso in vetro “Giglio” del 1900-1903 è stato venduto a €392.000.
La principale distinzione da fare quando si acquista vetri Gallé è riconoscere i pezzi rari modellati a mano prodotti dall’azienda vetraria e le opere prodotte in quantità maggiori.
Alcune opere realizzate dopo la morte del vetraio sono contrassegnate da una stella accanto alla sua firma.
Dimensioni, forma e qualità dell’incisione sono i fattori più importanti da considerare quando si determina il valore.
Il modo più ovvio per individuare le copie di Gallé è guardare la qualità della decorazione.
Inoltre, un pezzo con una base particolarmente piatta o liscia può far scattare qualche campanello d’allarme sulla sua autenticità.
Il vetro Gallè resta un mercato fiorente con un forte interesse internazionale.
Una delle migliori collezioni pubbliche di vetro e ceramica Gallé si trova al Musée de l’École de Nancy.
Se utilizzi il vetro Gallé in casa, tieni presente che dovresti pulire regolarmente il pezzo con acqua e sapone.
Se possiedi una lampada da tavolo Gallé, è consigliabile utilizzare solo lampadine a basso wattaggio per evitare di rompere il vetro.
Il vaso proposto qui di seguito, in vendita nella Galleria del nostro sito, è un esemplare autentico e di alta qualità.
Soliflore
Elegante vaso Soliflore in vetro color ambra con decori nei toni del marrone a raffigurare motivi di fiori e steli d’erba.
Firma “Gallé” sul fronte.
Francia, Nancy, 1920 ca.
h. cm. 12
In condizioni generali molto buone, come evidente dalle fotografie.
Per avere maggiori informazioni:
https://www.zogia.it/galleria/oggetti-arte/oggetti-arte-xx-secolo/emile-galle-soliflore/