Il 31 marzo 2025 è stata ufficialmente presentata in Sala Matteotti, presso il Parlamento Italiano, la XVII Commissione Arte dell’Intergruppo Parlamentare per lo Sviluppo del Sud, Aree Fragili e Isole Minori.
Ho l’onore di farne parte con il ruolo di Vice Coordinatore.
Come evidenziato dall’Onorevole Caramiello, presidente dell’Intergruppo, è la prima volta che un team di esperti di questo calibro accede ai palazzi istituzionali di Roma per analizzare opere rimaste finora “nascoste” al pubblico.
Questo traguardo, frutto di anni di impegno e lungimiranza, è il risultato del lavoro del Dott. Colucci, che ha saputo riunire specialisti di spicco per raggiungere un obiettivo condiviso.
In questo articolo racconto quella che è stata la mia esperienza.
XVII Commissione Arte: Un Nuovo Capitolo per l’Arte Italiana
Quando ho accettato l’incarico di Vice Coordinatore della XVII Commissione Arte, sapevo che sarebbe stata una sfida entusiasmante ma anche complessa.
Il patrimonio artistico italiano è una delle più grandi ricchezze culturali del mondo, e la responsabilità di contribuire alla sua tutela e valorizzazione è un onore che porto con grande senso di impegno.
L’istituzione della XVII Commissione Arte rappresenta un momento cruciale per il nostro Paese.
Con il Dott. Stefano Colucci come Presidente, il Dott. Pietro Quattriglia Venneri come Coordinatore, insieme all’Avv. Leonardo Rocco come altro Vice Coordinatore e ad un corposo gruppo di esperti e professori, abbiamo formato un team solido e determinato, uniti dall’obiettivo di proteggere e promuovere il patrimonio artistico italiano.
Fin dai primi incontri, abbiamo lavorato con passione per sviluppare strategie concrete ponendo come obiettivo lo snellire la burocrazia, rivedendo la legge 1089 del 1939 e valorizzare il patrimonio artistico italiano, con un focus particolare sulla digitalizzazione e la gestione delle opere d’arte conservate negli archivi istituzionali e nei palazzi storici di Roma.
L’arte italiana è un tesoro inestimabile, ma anche fragile: la conservazione, il restauro e la promozione devono essere affrontati con competenza e lungimiranza.
Le Sfide e le Opportunità del Patrimonio Artistico Italiano
Uno degli aspetti più stimolanti del nostro lavoro è la necessità di trovare un equilibrio tra tutela e accessibilità.
Le opere d’arte devono essere protette, ma anche vissute e apprezzate dal pubblico.
Questo richiede un approccio innovativo, che includa nuove tecnologie, partnership strategiche e una sensibilizzazione costante dell’opinione pubblica.
La Commissione ha subito riscosso grande interesse grazie alle ambiziose direttive, finalizzate a rinnovare la gestione del patrimonio culturale e a incentivare una collaborazione più stretta tra collezionisti privati e istituzioni pubbliche.
Ho avuto la fortuna di confrontarmi con esperti del settore, restauratori, storici dell’arte e giuristi, tutti accomunati dal desiderio di preservare il nostro straordinario patrimonio.
L’incontro con giovani artisti e studiosi mi ha confermato che l’Italia ha ancora molto da dire nel panorama culturale internazionale.
Lavorare per il Futuro: Digitalizzazione e Valorizzazione delle Opere
Una delle esperienze più gratificanti di questo percorso è la possibilità di lasciare un segno tangibile.
Vogliamo garantire che il nostro patrimonio non solo sopravviva, ma continui a ispirare le generazioni future.
Per questo, la nostra Commissione sta lavorando a progetti di valorizzazione, attraverso mostre, studi, pubblicazioni e altre iniziative che possano renderlo accessibile al pubblico e contribuire alla crescita culturale del nostro Paese.
La Commissione si propone come obiettivo principale la digitalizzazione e la valorizzazione delle opere d’arte custodite negli archivi istituzionali e nei palazzi storici di Roma, spesso poco conosciute e difficilmente accessibili al pubblico.
Il progetto prevede la realizzazione di un database consultabile dagli studiosi, offrendo a tutti la possibilità di scoprire il vasto patrimonio artistico conservato nelle sedi pubbliche e istituzionali.
L’ingresso di un team di esperti nei palazzi istituzionali di Roma per studiare, catalogare e valorizzare opere d’arte finora poco visibili rappresenta un’innovazione senza precedenti nel panorama italiano.
Grazie a un accesso privilegiato, con il team della Commissione avremo l’opportunità di esplorare a fondo il patrimonio artistico custodito in luoghi simbolici come il Palazzo del Quirinale, Montecitorio e altre sedi istituzionali.
Sapere di far parte di questo cambiamento è per me motivo di grande orgoglio
La XVII Commissione Arte non è solo un’istituzione, ma un simbolo dell’impegno e della passione che l’Italia mette nella difesa della sua cultura.
E io sono fiero di poter dare il mio contributo in questo straordinario percorso.